Tutti da bambini (ma anche da grandi) abbiamo ascoltato storie di personaggi, realmente esistiti o frutto di fantasia, che sono riusciti ad avere un enorme successo nella vita nonostante le difficoltà o le sfide incontrate durante lo sviluppo. Queste storie nascondono una grande verità: i bambini sono resilienti. Ovvero, la maggior parte dei bambini è in grado di adattarsi a contesti di crescita critici ed è capace di superare i numerosi ostacoli che si possono incontrare nel percorso di sviluppo. La letteratura scientifica descrive la resilienza come un processo dinamico che prevede un adattamento positivo all’interno di un contesto ricco di avversità (Luthar, Cicchetti, Becker, 2000). Proprio questi studi hanno dimostrato come la resilienza derivi da risorse e processi ordinari (Masten, 2014). L’esposizione a numerosi fattori di rischio (es., qualsiasi influenza che aumenti la possibilità di minaccia o di incremento della possibilità di esordio di un problema) viene superata grazie alla presenza di fattori di protezione (es, caratteristiche individuali o famigliari che aiutino il bambino a resistere o ad affrontare le difficoltà) in grado di influenzare per il meglio lo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo dei bambini.
Negli ultimi dieci anni questa letteratura scientifica ci ha insegnato che è certamente importante conoscere quali possono essere i fattori di rischio che sono potenzialmente in grado di danneggiare lo sviluppo dei bambini, tuttavia è anche fondamentale imparare a conoscere tutti i fattori di protezione che possono facilitare lo sviluppo e aiutare bambini e famiglie a superare le difficoltà. Per esempio, se conosco l’effetto dell’esposizione ad una sostanza tossica sullo sviluppo del bambino e ne individuo le aree maggiormente impattate posso pianificare degli interventi a supporto di quelle competenze. Inoltre, conoscendo quali sono i sistemi che funzionano meglio nel favorire lo sviluppo e l’adattamento posso assicurarmi di lavorare per supportarli e potenziarli.
Questo progetto si fonda su un modello ecologico dello sviluppo, e quindi si propone di prendere in considerazione lo sviluppo dei bambini nella sua interazione con l’ambiente di crescita con l’obiettivo di individuare non solo i principali aspetti legati alle caratteristiche individuali del bambino e alle caratteristiche ambientali che costituiscono dei potenziali fattori di vulnerabilità, ma soprattutto intende focalizzarsi sui processi di resilienza individuando dunque tutti quei fattori di protezione fondamentali per favorire una crescita positiva.